ECOACQUA
BERE ACQUA PULITA
Specialisti nell’installare, traslocare, certificare, salvaguardare e mantenere in perfetta efficienza gli impianti, di ogni marca e modello, per il trattamento dell’acqua ad uso domestico, commerciale e industriale.
ACQUA IN BOTTIGLIA O DAL RUBINETTO?
In Italia l’acqua destinata al consumo umano è regolamentata e controllata dall’Azienda Sanitaria locale che valuta i requisiti di salubrità e qualità fisica, chimica, microbiologica e radiologica delle acque disponibili per il consumo attraverso controlli giornalieri e costanti.
Tuttavia gli italiani sono tra i maggiori consumatori di acqua minerale in bottiglia, con un consumo pro capite di quasi 200 litri di acqua ogni anno.
Circa il doppio degli altri cittadini europei.
Questo è il risultato di campagne mediatiche che da decenni spingono l’uso di acqua minerale in bottiglia appellandosi alla purezza, alla qualità e alla salute.
Anche se non è un mistero che i produttori di acque minerali abbiano, in merito ai controlli, obblighi irrisori da effettuarsi solo ogni 5 anni.
Senza considerare che le validazioni vengono perlopiù affidate a laboratori privati, stiamo parlando quindi di una sorta di autocertificazione!
QUANTO COSTA DAVVERO L’ACQUA?
La legislazione italiana indica le risorse idrominerali come un bene comune, patrimonio delle regioni, il cui uso deve essere improntato all’interesse pubblico.
Ciò non ha in alcun modo influito sulle politiche economiche delle grandi multinazionali di imbottigliamento che attingono l’acqua dal sottosuolo, pagando una tassa irrisoria, e la propongono al costo medio di 40 centesimi di euro al litro contro la spesa di 0,001 centesimi per ogni litro di acqua potabile che possiamo attingere dal rubinetto di casa nostra.
È dunque superfluo ribadire che acquistando acqua minerale in bottiglia stiamo alimentando un mercato plurimiliardario in gestione a poche industrie che con i loro processi di imbottigliamento inquinano l’aria, sprecano enormi quantità di acqua nelle fasi di lavorazione (solo in Lombardia vengono imbottigliati 3 miliardi di litri d’acqua, ma altri 7 miliardi vengono perduti), e alimentano l’industria della plastica.
IMPATTO DELLA PLASTICA
Ogni anno solo in Italia si producono circa 11 miliardi di bottiglie in plastica che generano un incremento di Co2 rilasciata nell’aria di 1,2 milioni di tonnellate. (Greenpeace.org).
Se consideriamo l’intera filiera, tra la produzione, il trasporto su gomma e lo smaltimento delle bottiglie di plastica, il costo per l’ambiente diventa di gran lunga più alto.
Le “bottiglie in plastica” vengono poi recuperate solo al 40% nella raccolta differenziata mentre il restante viene disperso nell’ambiente per poi finire nei corsi d’acqua e infine in mare.
In Italia è molto semplice accedere a un’acqua buona e sana, sempre a disposizione e con costi contenuti.
Le acque provenienti dagli acquedotti, sono sottoposte a controlli molto rigidi, e di norma offrono buone qualità organolettiche (a Milano i controlli avvengono 70 volte al giorno).
1. Depurazione fisica dell’acqua
La depurazione fisica dell’acqua riguarda principalmente tecniche di filtrazione, uno strumento di depurazione che rimuove i solidi dai liquidi.
Tra le tecniche di filtrazione citiamo le più efficaci:
2. Depurazione chimica dell'acqua
La depurazione chimica dell'acqua avviene con metodi diversi a seconda del tipo di contaminazione nell'acqua.
Ecco alcune tecniche di depurazione chimica.
3. Depurazione biologica dell'acqua
La depurazione biologica consiste nel riprodurre, in tempi concentrati, quello che normalmente avviene in natura, dove le sostanze di rifiuto vengono degradate da microrganismi demolitori che le trasformano in sostanze ecocompatibili.
I principali metodi di trattamento biologico sono:
SICUREZZA E SALUTE
L'acqua potabile, o acqua destinata al consumo umano, è una risorsa naturale primaria.
Deve trattarsi di un'acqua limpida, inodore, incolore, insapore e soprattutto priva microrganismi patogeni e sostanze chimiche nocive all'uomo.
Per questo motivo nel 2020, le direttive UE hanno aggiornato i parametri dell'acqua, sostituendo il protocollo precedente datato 1993.
Riportiamo le attuali normative.
Standard qualitativi delle acque
I paesi dell’UE devono garantire che le acque destinate al consumo umano siano «salubri e pulite».
Nello specifico, deve soddisfare le seguenti prescrizioni minime.
Parametri microbiologici
L’acqua non deve contenere:
- Enterococchi intestinali
- E.coli;
- Legionella 1000 CFU/l
- Piombo 10 μg/l.
Parametri indicatori
Si basano sulla presenza di agenti aggressivi o corrosivi.
Se essi sono superiori ai limiti stabiliti dalla direttiva, gli stati membri devono valutare se tale inosservanza costituisca un rischio per la salute umana e prendono provvedimenti correttivi.
Parametri chimici
Le quantità di sostanze chimiche non devono superare i seguenti valori (Nota: g/l = grammi per litro, mg/l = milligrammi per litro e μg/l = microgrammi per litro):
- Acrilammide 0,10 μg/l
- Antimonio 10 μg/l
- Arsenico 10 μg/l
- Benzene 1,0 μg/l
- Benzo(a)pirene 0,010 μg/l
- Bisfenolo A 2,5 μg/l
- Boro 1,5 mg/l
- Bromato 10 μg/l
- Cadmio 5,0 μg/l
- Clorato 0,25 mg/l
- Clorite 0,25 mg/l
- Cromo 25 μg/l
- Rame 2,0 mg/l
- Cianuro 50 μg/l
- 1,2-Dicloroetano 3,0 μg/l
- Epicloridrina 0,10 μg/l
- Fluoruro 1,5 mg/l
- Acidi aloacetici (HAAs) 60 μg/l
- Piombo 5 μg/l
- Mercurio 1,0 μg/l
- Microcistina-LR 1,0 μg/l
- Nichel 20 μg/l
- Nitrati 50 mg/l
- Nitriti 0,50 mg/l
- Antiparassitari 0,10 μg/l
- Antiparassitari — Totale 0,50 μg/l
- PFAS Totale 0,50 μg/l
- Somma di PFAS 0,10 μg/l
- Idrocarburi policiclici aromatici 0,10 μg/l
- Selenio 20 μg/l
- Tetracloroetilene e tricloroetilene 10 μg/l
- Trialometani — Totale 100 μg/l
- Uranio 30 μg/l
- Vinilcloruro 0,50 μg/l.